Cuffiette - dentro al prodotto #1
Industria tessile e impatto ambientale
L’industria tessile è notoriamente una fra quelle con il maggior impatto ambientale, per l’inquinamento prodotto dalle emissioni di CO2 e dalle sostanze chimiche coinvolte nella stampa e tintura, così come per il grande consumo d’acqua necessario alle varie fasi di lavorazione.
Ci sentiamo direttamente coinvolti in questa problematica globale in qualità di confezionatori di capi di abbigliamento professionale e per questo da diversi anni abbiamo preso una posizione e fatto scelte precise.
Nei primi anni della nostra attività abbiamo acquistato stoffe da tutto il mondo, come tutti, attratti dal mondo sfavillante delle fantasie cartoon, fino a quando ci siamo fatti alcune domande, trovando risposte sconcertanti: non c’era modo di avere certezza della filiera produttiva, compravamo negli USA ma spesso scoprivamo che le stoffe erano in realtà prodotte in Asia.
Abbiamo iniziato così a produrre le nostre stoffe generando un primo beneficio in termini di riduzione di emissioni di CO2 dovute ai trasporti: acquistando in tutto il mondo, la stoffa di una cuffietta poteva fare anche circa 20.000 km dalla produzione fino al destinatario finale. Ora le nostre stoffe vengono prodotte e stampate a Prato, noi siamo a Pordenone e anche se il destinatario si trovasse nel punto più lontano da noi in Italia, al massimo la cuffietta avrebbe percorso circa 1500 km, con una riduzione del 95% di emissioni dovute al trasporto.
L’altro cruccio nel buio della filiera produttiva era quello dovuto alle sostanze chimiche, cruccio che si è trasformato in terrore dopo aver visto questa puntata di Report (secondo servizio) https://www.raiplay.it/video/2018/11/Report-6d90e087-47b1-453c-af0c-4003cb119c13.html e ci ha reso felici guardare questo servizio di Presa Diretta in cui si parla del circolo virtuoso di Prato, dove produciamo le nostre stoffe https://www.raiplay.it/video/2019/09/Il-distretto-tessile-circolare---09092019-2f21fe26-faa0-4332-b513-9f55cadb5c94.html
Per aderire completamente a questo circolo virtuoso, da due anni conserviamo gli scarti di taglio delle stoffe, separiamo il bianco dal colorato e li rispediamo a Prato dove vengono rilavorati per diventare nuovi filati di puro cotone.
Quindi, le scelte si possono fare, bisogna in primis avere consapevolezza di ciò che si fa e prendere posizione.
Non finisce qui, continuate a seguirci.
Gio
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